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“Sole buono” o “sole cattivo”…?

“Sole buono” o “sole cattivo”…?

Si avvicina l’estate e la voglia di abbronzatura.
Ma come difendere la propria pelle?  

Arriva l’estate.
Con essa il caldo, il solleone e la “tintarella”.
Stare al sole è indubbiamente molto piacevole: ma quanto è importante fare in modo che non diventi pericoloso per la nostra pelle?
Ne parliamo con il nostro dermatologo Gino Mattutini, responsabile del Servizio di Dermatologia della casa di cura Villa dei Pini.

“Il sole – spiega il dottore - può provocare danni molto seri alla pelle. Esposizioni sbagliate e frequenti scottature sono fattori di rischio per gravi patologie della nostra pelle tanto che i tumori cutanei indotti dall’esposizione alle radiazioni ultraviolette sono le più comuni neoplasie tra la popolazione. In Italia ogni anno ne vengono diagnosticati circa 250.000”.

Ci dia qualche suggerimento…

E’ molto importante utilizzare sempre i filtri protettivi per prevenire i tumori della pelle, l’invecchiamento cutaneo, le dermatosi ed eritemi solari.


Tra abbronzanti e filtri, quale privilegiare?

Meglio i secondi, perché l'organismo è predisposto per sua natura all'abbronzatura.
Inoltre l’abitudine più sbagliata è quella che, in 2 giorni di fine settimana, si prendono 6 ore di sole al giorno. Se iniziassimo ad esporci al sole in maniera graduale ad esempio 1 ora al giorno poi dopo qualche giorno 2 ore e così a crescere, daremmo il tempo necessario ai melanociti di produrre in maniera del tutto naturale, la quantità di melanina che serve a proteggere la cute.

Nell'esposizione al sole, che accorgimenti devono seguire le donne in gravidanza? Quali potrebbero essere per loro le controindicazioni?

Può essere utile stare un po’ al sole perché fonte di vitamina D che favorisce l’assorbimento di calcio che va a rafforzare le ossa. Però è anche importante sapere che esporsi in modo eccessivo al sole può essere pericoloso anche e soprattutto durante la gravidanza.
L’esposizione eccessiva al sole ci mette a rischio di disidratazione, ai colpi di sole, al surriscaldamento (che può provocare danni cerebrali al feto), alle macchie sulla pelle del volto (cloasma). Oltre a questi come in tutte le situazioni, il sole favorisce l’invecchiamento precoce della pelle e la comparsa di melanomi (tumori della pelle). Ricordiamo che durante la gravidanza i processi ormonali vengono amplificati e il corpo subisce notevoli cambiamenti, in una condizione del genere è bene esporsi con cautela ai raggi ultravioletti.

E per quanto riguarda i bambini?

Occorre fare particolare attenzione perché, non avendo i bambini ancora un sistema melanocitario ben sviluppato, sono molto più soggetti a eritemi e scottature.
Inoltre, una grave fotoustione, ciò che viene comunemente chiamata scottatura, in età infantile può aumentare il rischio di tumore cutaneo anche del 50%.