Meno dolore post operatorio
I vantaggi dell’anestesia ecoguidata. Una delle preoccupazioni del paziente che deve sottoporsi ad intervento chirurgico è quella legata agli eventuali sintomi dolorosi post intervento.
E’ risaputo che, con lo svanire degli effetti benefici dell’anestesia, il dolore si “risveglia”, con tutto ciò che comporta per il paziente nella fase immediatamente successiva all’intervento.
Tuttavia è possibile prolungare l’effetto antidolorifico e migliorare sensibilmente la qualità del post intervento per il paziente attraverso l’utilizzo del supporto ecografico che ha segnato indubbiamente una svolta nell'approccio all'anestesia regionale in termini di accuratezza, sicurezza, velocità di esecuzione e riduzione di complicanze.
Ne parliamo con il dr. Mauro Proietti Pannunzi, Coordinatore clinico del servizio di Anestesia e Rianimazione e Responsabile della Terapia del Dolore della Clinica Villa dei Pini di Civitanova Marche.
In che modo, dottore, è possibile intervenire in tal senso?
Grazie alla tecnica di anestesia locoregionale ed ecoguidata. Essa consente infatti tutta una serie di vantaggi sia nel pre che nel post intervento.
Quali?
Nella fase precedente e preparatoria all’intervento, l’anestesia ecoguidata consente un enorme aumento della precisione.
Il fatto di poter vedere e visionare, grazie all’utilizzo dell’ecografo, con esattezza i plessi nervosi afferenti all’area dove il chirurgo andrà ad intervenire consente una migliore accuratezza e una migliore sicurezza, nonché un risparmio di anestetici con minori effetti collaterali.
Per quanto concerne invece il decorso post operatorio?
Si, per il post intervento, attraverso alcune particolari tecniche possiamo avere un maggior controllo del dolore.
Quali sono queste tecniche?
Fondamentalmente due. Una è quella di aggiungere piccole quantità di additivi adiuvanti nell’anestetico che, grazie alla tecnica locoregionale ed ecoguidata, possono essere infiltrati esattamente laddove sono maggiormente utili e indicati, in tal modo andando ad alleviare il dolore anche fino a 16 ore oltre l’intervento.
E l’altra tecnica?
E’ quella di utilizzare un “elastomero”, ovvero un piccolo palloncino che rilascia gradualmente una miscela di farmaci tramite un sottilissimo catetere nel plesso nervoso precedentemente individuato.
Poi l’ecoguidata ha un’altra utilità enorme…
Quale?
Quella di evitare che venga fatta la spinale quando quest’ultima non è consigliabile o proprio non è possibile farla, per ragioni cliniche, come nel caso di utilizzo di farmaci anticoagulanti, per ragioni anatomiche o per motivi di disabilità.
Di tutto questo e di molto altro si parlerà nell’evento di formazione professionale organizzato dalla Casa di Cura Villa dei Pini e dallo stesso dr. Proietti per il prossimo 26 maggio.
“Un evento – dice il dr. Proietti – che è stato possibile organizzare grazie alla collaborazione indispensabile del dr Chehida che con me ha intrapreso più di 8 anni fa questo percorso di utilizzo della tecnica ecoguidata presso la Casa di Cura Villa dei Pini”.
Al convegno prenderanno parte relatori di assoluto livello.
Ci sarà anche la prestigiosa presenza del dr. Enrico Barbara, Presidente della ESRA, Società Scientifica di riferimento.