Il Servizio Assistente Sociale: un prezioso supporto per il paziente oncologico e per i suoi familiari
L’attenzione all’aspetto sociale della malattia.
Un prezioso servizio informativo per consentire al paziente di venire a conoscenza dei propri diritti, dei possibili benefici sociali e delle agevolazioni economiche. Un supporto per il disbrigo delle pratiche burocratiche.
Per il paziente oncologico il Servizio Sociale della Clinica Villa dei Pini è tutto questo.
E molto di più, perché l’Assistente Sociale diventa un sostegno anche per i suoi familiari che sempre più frequentemente vi trovano una figura che riesce anche a valorizzare il ruolo di chi sta accanto alla persona con problematiche di carattere oncologico.
Ne parliamo con Valentina Zoppi, Assistente Sociale della Clinica: “Prendiamo in carico il paziente e il suo nucleo familiare attraverso un primo colloquio in cui lo informiamo di tutti i suoi diritti in quanto portatore di una patologia oncologica. Ci occupiamo quindi di guidare a accompagnare l’utente nell’espletamento delle varie pratiche per l’accesso ai benefici sociali ed economici previsti; nell’instaurarsi della relazione con la famiglia, inoltre, cerchiamo di valorizzare e promuovere le risorse presenti in essa”.
Nello specifico, i benefici cui il paziente oncologico può accedere sono:
• l'esenzione del ticket per patologia;
• il rimborso spese di viaggio e soggiorno sostenute dal paziente e dall'accompagnatore per chemioterapia, radioterapia e visite di controllo. Ai sensi della Legge Regionale.30 del 18 Giugno 1987;
• il rimborso protesi tricologica fino a un massimo di 200 euro previsto dalla D.G.R. Marche n.1710 del 2008 per alopecia secondaria causata da neoplasia mammaria, successivamente esteso a tutti i carcinomi maligni con la D.G.R. Marche n.446 del 2011,
• la pensione di invalidità civile e riconoscimento Legge n. 104/1992;
• la pensione di inabilità al lavoro e indennità di accompagnamento (nei casi più gravi);
• permessi e congedi lavorativi per malati oncologici e loro familiari;
• pensionamento anticipato;
• congedo retribuito di 30 giorni all'anno per cure connesse alla patologia;
• trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale, anche nel settore privato.