Giornata Mondiale contro l’Ictus.
Con prevenzione e sani stili di vita, un caso su due potrebbe essere evitato.
29/10/2019
C’è un modo per abbattere i fattori di rischio dell’ictus e fare prevenzione.
Il Rapporto 2018 sull’Ictus elaborato dall’apposito Osservatorio Ictus Italia parla chiaro a tal proposito. Gli studi epidemiologici condotti in questi anni, riferisce il Rapporto, hanno dimostrato che, riducendo i fattori di rischio, è possibile ritardare o ridurre il numero di eventi che si verificano nella popolazione. Quasi il 50% degli eventi cerebrovascolari potrebbero essere evitati attraverso l’adozione di stili di vita salutari e un controllo farmacologico nei soggetti ad elevato rischio cardiovascolare globale.
Esistono infatti una serie di fattori di rischio, individuali o ambientali che predispongono ad ammalarsi e che aumentano quindi il verificarsi di questa grave patologia. Oltre a controllare periodicamente la pressione arteriosa, la fibrillazione atriale, i valori di glicemia e colesterolemia, un’alimentazione sana, l’attività fisica costante, stili di vita corretti, senza vizi (fumo) e abusi (alcol), aiutano a prevenire e ridurre in modo significativo i casi di ictus.
Fondamentale riconoscere i sintomi dell’ictus.
Intervenire in tempi rapidi può salvare una vita.
Quando si verifica l’evento ictale, diventa di vitale importanza riconoscere i sintomi dell’ictus. Esiste una terapia, chiamata rTPA, che se somministrata entro 4-5 ore dall’esordio dei sintomi, può ridurre i danni e la gravità delle conseguenze dell’ictus.
I sintomi sono: formicolio o non riuscire più a muovere (paralisi - plegia) o muovere con minor forza (paresi), un braccio o una gamba o entrambi gli arti di uno stesso lato del corpo; la bocca storta; non riuscire a vedere bene metà o una parte degli oggetti (emianopsia); far fatica a parlare, sia perché non si articolano bene le parole (disartria) sia perché non si riescono a scegliere le parole giuste o perché non si comprende quanto viene riferito dalle persone (afasia); un violento e molto localizzato mal di testa, diverso dal solito.
In caso di sintomi di ictus, infine, non bisogna perdere tempo ma chiamare subito il 118 (NO la Guardia Medica, NO il Medico di famiglia) e farsi portare in ospedale. Mai aspettare che il sintomo passi da solo. L’ictus è una malattia tempo dipendente, è un’emergenza: aspettare significa consentirgli di danneggiare sempre di più il nostro cervello. È fondamentale l’intervento tempestivo nelle prime tre/quattro ore.